Davide Del Grosso

[themeum_divider height=”32px”]
[themeum_divider height=”32px”]

Nasce a Napoli nel 1988 e si trasferisce poco dopo a Milano. Dopo la licenza classica frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano e parallelamente si diploma come attore presso la Scuola Quelli di Grock di Milano. Entra ventiduenne a far parte di Comteatro, compagnia di produzione e centro di ricerca teatrale attivo dal 1982. Qui lavora come attore, drammaturgo, formatore e ricercatore. Per Comteatro è in scena con Tre sorelle di Anton Čechov, Pompeo (tratto dall’opera di Andrea Pazienza) di cui è protagonista e autore, Rossowilde – Il ritratto di Dorian Gray (monologo) di cui è anche autore, L’albero delle bolle, spettacolo per bambini del repertorio Comteatro. Scrive e dirige anche l’ultima produzione di teatro ragazzi della struttura: Giacomo e il circo. Nel 2017 inizia a lavorare su Il grande male, con tutto il bene, la prima produzione all’interno di Comteatro della quale è autore, regista e, insieme ad una squadra di giovani colleghi, attore. Nel 2015, invece, scrive per la Compagnia PuntoTeatroStudio di Milano lo spettacolo Sotto i girasoli, in cui è anche attore. Il lavoro vince il primo premio al Festival Urgenze 2017 di Roma.

 

Il Grande Male, con tutto il bene

Il Grande Male, con tutto il bene è un’opera in tre atti che indaga una possibilità umana, la trasformazione del dolore in bellezza, illuminando uno dei dolori più ingombranti del nostro presente, forse considerato terrore e dolore primo: il cancro. Un uomo, Martini, vive coscientemente i suoi ultimi due mesi di vita; la sua compagna, Livia, condivide con lui questo pezzo di percorso; un oncologo, assiste e accompagna la coppia nelle fasi finali della malattia. Tre esseri umani di fronte ad una situazione inevitabile e di conseguenza tragica, sono il veicolo fondamentale con cui l’opera apre i suoi temi. Incomprensioni, dubbi e domande, sconforto ed atti d’amore, ricordi, desideri, lo svilupparsi della vita relazione di tre persone permette di fare breccia nella malattia, nella situazione di partenza che sembra schiacciante, ma che invece porta ad un panorama più vasto di riflessione sulla potenza dell’incontro e sul rapporto tra dolore e amore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.